Blogtour Il silenzio dell'alchimista": Intervista a Nerea Riesco

Ciao a tutti cari lettori! Ho avuto il piacere di scambiare due chiacchiere con Nerea Riesco, autrice e giornalista spagnola, pubblicata in Italia da Garzanti.


Vorrei rendere consapevole la blogger della mia gratitudine per le sue domande e, inoltre, vorrei cogliere questa opportunità per mostrarvi il booktrailer sottotitolato in italiano de Il silenzio dell'alchimista. 


 

Come nasce la sua passione per la scrittura?
Non posso dire una data esatta. Ricordo solo che scrivo da sempre...anche quando non sapevo scrivere, pretendevo di farlo. 
Non ho fratelli o sorelle, quindi mia madre, per tenermi occupata, mi dava fogli e matite e io scarabocchiavo lettere sulla pagina bianca. Ricordo inoltre che leggevo un sacco di storie, a cui finivo per cambiare il finale in un modo totalmente diverso. Credo che una cosa tiri l'altra. Scrivere ha un po' messo ordine al mio mondo. 

Come è nata, invece, l'idea per Il silenzio dell'alchimista?
Il silenzio dell'alchimista  solleva diverse domande che sono oggetto di curiosità dall'inizio dell'umanità. Cosa succederebbe se fossimo immortali? Sono sicura che tutti ci hanno riflettuto, a volte. Informandomi, ho scoperto che ci sono state persone, nel corso della storia,  che erano convinte di essere capaci di evitare la morte, supponendo di essere immortali e camminare per i secoli: Saint Germain, Cagliostro, Nicolas Flamel...
Un altro tema di questo libro è il viaggio nel tempo. Le persone possono essere classificate in quelle che vorrebbero viaggiare nel passato e quelle che, al contrario, preferiscono andare avanti per conoscere il futuro.

Quanto assomigliano a lei i suoi personaggi?
Tutti i personaggi sono "Me". Dalla più innocente e affascinante alla più perversa. Al contrario, non riesco mai a sentirli vivi come quando sto creando la storia. E' come la vita reale. Sono sicura che ognuno di noi, a seconda della situazione o delle persone che ci circondano, si comporta in modo differente: a volte severo, altre affettuoso, diplomatico... alcune nostre personalità non si sviluppano mai. Scrivere ti permette di portare alla luce molti dei tuoi "Io" nascosti.

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Come hai deciso l'ambientazione?
I due ingredienti che ho menzionato prima, l'immortalità e il controllo del tempo, sono accompagnati in Il silenzio dell'alchimista da una delle mie più antiche ossessioni, il serial killer senza cuore più famoso nella storia: Jack the Ripper. Da quando ero bambina, la città di Londra alla fine del 19esimo secolo mi affascinava, e ho pensato che sarebbe stato perfetto ambientare proprio lì la storia. Ma c'è molto altro che sono sicura i lettori vogliano scoprire e amare proprio come ho fatto io mentre li descrivevo.

Qual è stata la difficoltà maggiore nella stesura di questo tuo ultimo libro?
Suppongo che la difficoltà maggiore sia stata costruire le sensazioni che questo romanzo non passa durante un dato periodo di tempo, ma che contiene "all the time". Non voglio dare spoilers, ma Il silenzio dell' alchimista non ha inizio nè fine. Sembra un po' misterioso, lo so, ma spero che i lettori siano felici di questa peculiarità. 

Grazie mille a Nerea Riesco per averci affascinato con questi dettagli sul suo romanzo, che vi consiglio di andare a leggere indubbiamente, e alla casa editrice Garzanti per questa splendida opportunità.
 


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