Recensione "Tra mille baci d'addio" di Vanessa Sobrero

  
Milano, una notte come tante altre, la solita discoteca e una folla di infinite persone.
Quando Veronica esce con le sue amiche, ancora non sa che quella serata segnerà l'inizio della storia che sconvolgerà la sua vita. Non sa che quel cambiamento ha un nome: G.
Una sola lettera che diventa una maledizione, un ragazzo dalle mani calde e il cuore di ghiaccio che le fa spazio tra le sue lenzuola ma non nella sua vita.
Veronica lo cerca disperatamente, anche quando sembra irraggiungibile, anche quando fa più male che bene. Non ne può fare a meno, perché in lui vede l'amore che ha sempre desiderato. 
Riuscirà G a darle quello di cui ha bisogno, oppure lei dovrà trovare il vero amore dentro se stessa?





Parto col dire che avevo già adocchiato questo libro sia su wattpad che su instagram e, dato che nell'ultimo periodo le storie d'amore non mi stanno appassionando più di tanto, non mi sono mai presa la briga di leggere trama né contenuto...ma ho voluto provarci, un po' per riscoprire quello che un tempo era il mio genere preferito, un po' perché non leggevo una storia d'amore da tanto tempo. Beh, dire che ho fatto benissimo è un eufemismo! Avrei così tante cose da dire e considerazioni personali legate ad alcune parti della storia che ho paura di spoilerare, perciò andrò molto sul generale. Inizialmente, devo dire la verità, mi sono annoiata molto: credevo fosse la classica storia d'amore con i soliti cliché e gli incontri fin troppo affrettati che troviamo spesso in tutti i romanzi del genere; non ho sopportato la protagonista che, come vediamo nella trama, va dietro al ragazzo che l'ha fatta innamorare, lo cerca ogni volta che lui smette di contattarla e asseconda i suoi sbalzi d'umore come una persona che ha perso follemente la testa per un uomo che, a dire la verità, non mi è andato molto a genio, così come tutti gli altri personaggi della storia -e capirete il perché solo leggendo. Questo, però, non significa che abbia odiato il romanzo, anzi: mi è piaciuto davvero tanto! No, non sono un'incoerente e ora vi spiego perché abbia provato due emozioni contrastanti, che vanno dalla noia per la storia all'ammirazione verso la scrittrice: Vanessa Sobrero è riuscita a raccontare perfettamente, con uno stile di scrittura impeccabile e senza alcun errore, quello che è il mondo di oggi; la mentalità di certa gente, la quale è così contorta, piena di segreti e strana che attira altre persone e non fa altro che farle del male per puro piacere personale e il modo in cui gli innamorati facciano di tutto, anche l'inimmaginabile, per non perdere coloro che appunto amano. Io l'ho capito il messaggio che ha voluto mandare Vanessa ai suoi lettori e la ammiro perché sono davvero poche le scrittrici che, attraverso i loro racconti, danno insegnamenti e fanno ragionare chiunque li segua. La "morale", se vogliamo chiamarla in questo modo, la capirete sicuramente tutti e penso che meriti di essere letto soprattutto dalle ragazze della mia età, dalle adolescenti come la sottoscritta, perché non solo potrebbe far aprire gli occhi a chiunque stia passando un periodo come quello della protagonista, ma potrebbe anche aiutarle a superarlo. Sono sicura che molte si riconosceranno in lei -dopotutto, chi di noi non si è mai invaghito così tanto di qualcuno da aver fatto di tutto per non farlo andare via, nonostante questo qualcuno ci abbia fatto costantemente del male -e noi non ce ne siamo mai accorti? Ammettetelo!
Consigliatissimo, quindi, non solo per le mie coetanee ma anche per gli adulti che vogliano farsi una lettura leggera e tornare magari ragazzini!



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