Atman e i predatori dell'inconscio-Recensione
Torino è sconvolta per l'arrivo di Tanko, la rockstar del momento, il
cui attesissimo concerto si terrà nello stadio comunale di lì a qualche
giorno. Come se non bastasse l'incontenibile eccitazione generale a dar
grattacapi al commissario Gabetti, una serie di omicidi, dal carattere
inspiegabile, turba le notti della città. Tra le illazioni di chi vi
vede la firma di un vampiro e le indagini di un ufologo che raccoglie le
testimonianze di cittadini convinti di essere vittime di rapimenti
alieni, scorrono le vite della gente comune: di adolescenti alle prese
coi turbamenti di un'età ingrata, di un barista donnaiolo che si diverte
a raccontare le sue prodezze a dei ragazzini, di un gigante biondo alto
due metri che dice di provenire da un posto lontano, di un giovane uomo
convinto di essere vittima di un sofisticato complotto volto a
rovinargli il futuro.
Massimiliano
Irenze ha dipinto un perfetto quadro della realtà che viviamo tutti
i giorni ma che siamo troppo impegnati a tralasciare perché data per
scontata. Si divide inizialmente in cinque storie dalla trama assurda
e originale utilizzata come espediente per fare un’analisi
psicologica dei personaggi che sono una tipizzazione dei mostri che
stiamo diventando. Un ufologo e il suo piccolo assistente sono
impegnati nella risoluzione di diverse testimonianze che sostengono
la presenza di esseri soprannaturali in grado di cancellare la
memoria delle vittime che incappano nel loro cammino; un essere
dalle sembianze extraterrestri, poi, va incontro alla vita di
Federico e Omar trascinandoli in enigmi travolgenti; Andrea è
ossessionato dalle sventure che gli si parano davanti convinto che
siano parte di un piano superiore volto a sabotare la sua miserabile
vita sentimentale; due giovani (Luciano e Sergio) assistono ai
racconti erotici del loro amico Christian che attraverso le sue
avventure dimostra la superficiale considerazione che gli uomini
hanno delle donne e la complessità del pensiero femminile. Ad
accompagnare la narrazione Massimiliano Irenze propone i capitoli del
diario di un ragazzo suicida, diario considerato di poco valore da
gente popolare e di successo e letto invece da un adolescente come
lui. In questo testimonial si presentano le riflessioni di un ragazzo
incompreso con un pensiero molto crudo della realtà, quasi
distaccato da essa oserei dire. Tutte queste storie sono accomunate
dal successo di Tanko, un cantante in voga tra i giovani che dispensa
ideali di ribellione contro il sistema politico e sociale mentre
ritiene sesso e droga gli unici piaceri cui l’uomo può concedersi,
il suo pensiero anticonformista sconvolge gli animi dei giovani e per
questo non sarà visto di buon occhio dalle autorità.
L’autore
è stato in grado di esprimere concetti ordinari sotto gli occhi di
un estraneo la cui visione è illuminante. Il diario de suicida è la
visione del mondo percepita da un ragazzo pronto al suicidio: è un
pensiero certamente pessimista, anticonformista ma non lo definirei
rivoluzionario. Ho molto apprezzato anche le poesie di Tanko
rivelatesi fonte di riflessione; leggendo questo libro mi è parso,
in alcuni istanti, di sollevarmi dalle convenzioni, dai costumi, e
dalla conformità e ho avuto modo di osservare la realtà per quel
che è. Un romanzo che consiglierei a un pubblico di lettori molto
vasto perché ampi sono i temi riscontrati nel romanzo.
Veronica
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