Recensione "Un'anima che vibra" di Loredana Frescura e Marco Tomatis

                              Un'anima che vibra - copertina
Domenica, detta Mimì, diciassette anni, vive con la mamma Caterina e la zia Diletta a Roma. Da un giorno all’altro la sua famiglia si trasferisce in un piccolo paese, Piandiperi, dove la fabbrica presso cui Caterina lavora come operaia ha aperto un nuovo stabilimento.
Per Mimì si tratta di un cataclisma che stravolge la sua esistenza tranquilla e rassicurante. Ma proprio in quel paese “sbagliato dalla A alla Z”, dove a dispetto del nome non c’è l’ombra di un albero, e un ragazzo dalla pelle d’ambra può chiamarsi Gaetano e sfrecciare a bordo di un carretto, Mimì, che si sente “sbagliata dall’uno all’infinito”, finirà col trovare sé stessa. Soprattutto, guarderà con occhi nuovi sua madre e scoprirà che non è affatto la donna rinunciataria e fredda che ha sempre creduto. Dietro un’apparenza remissiva e dimessa, Caterina nasconde una forza e una vitalità che Mimì non avrebbe mai immaginato e che sono quanto di più importante una figlia possa imparare dalla madre.
Una storia intrisa di gioia e dolore, poesia e stupore, proprio come la vita.



Recensione
Domenica si traferisce  a Piandiperi, trascorre l'estate nel piccolo paese in compagnia della sua bicicletta.
Vive con sua madre Caterina, operaia in una fabbrica  e sua zia Diletta, la quale dopo il divorzio dei genitori di Domenica, convive con loro.
Durante l'estate conosce varie persone: Patrizia, l'intrigante vicina, l'affascinante Gaetano e i nuovi compagni di classe.
La vita per la giovane ragazza è frastornata da tanti pensieri ad esempio dopo aver ritrovato in una borsa della madre, delle lettere indirizzate ad un certo Paolo.
Gaetano, dalla pelle ambrata, un ragazzo tuttofare, tra il ballo e la scuola, tra la scuola e la corsa del carretto.
Dopo aver letto il romanzo, ho pensato che questo libro potesse essere letto da tante ragazze che credono di essere una nullità.
Personalmente l'ho considerato leggermente infantile e non mi ha colpito maggiormente dato che non c'è  stato nessun colpo di scena che mi abbia impressionata. Ovviamente non è un libro scritto male, ma non ha suscitato in me nessuna emozione.
Marty

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